Blogger Template by Blogcrowds

.

Il ritorno

Dopo un periodo di letargo e di lontananza da questo mio angolo di mondo, ho deciso di rimettermi a scrivere; come nuovo inizio voglio pubblicare una lettera che avrei dovuto scrivere circa vent'anni fa,purtroppo ero troppo giovane e non sapevo trovare le parole per esprimermi.

"Ciao Baffo,come stai?
Spero bene. Mi manchi moltissimo, specialmente quel tuo fare burbero nel farmi i complimenti e nel volermi bene. Te ne sei andato via quando avevo più bisogno di te, non per colpa tua però, così sono dovuto crescere e diventare adulto da solo senza qualcuno che mi facesse da guida; ora ho trentasei anni,sono Rosso come te (e me ne vanto) e ho una splendida moglie ( a te sarebbe piaciuto conoscerla). Ti ricordi quando mi portavi sulle spalle durante le maratone? O quando a pochi mesi mi portavi in negozio e mi davi in mano il martello di ferro? O quando, la domenica, scappavi dall'ospedale per vedermi giocare nel Petrarca? Oppure quando il sabato, prima di andare in negozio, mi caricavi sul tuo motorino ( con la mamma disperata che ci urlava di stare attenti), mi portavi al bar e, dandomi mille lire mi dicevi: " Varda bocia che i te ga da bastare fin quando non demo in negosio da to mama", ma regolarmente non mi bastavano mai e tu, con fare burbero ma con il sorriso che s'intravedeva tra i baffi mi davi altre mille lire? Io si e, per queste e altre mille ricordi ti volevo ringraziare e dire che non ti ho mai dimenticato e mai lo farò.
P.S.: guarda che la zucca non la mangio ancora da quella volta e tu sai di cosa parlo, vero? "

4 commenti:

e io piango...uffa mi fai commuovere così però!
un solo appunto: quando parli della tua meravigliosa moglie potevi dilungarti ancora un pò...

9 giugno 2010 alle ore 18:15  

Mi sono commossa come una cretina... non si fa così però! Penso che tu abbia fatto bene a scrivere questo post e questa lettera! Un bacino

9 giugno 2010 alle ore 19:21  

Bravo, Michele! Bella lettera, bei sentimenti... bella commozione (la mia). Ciao

10 giugno 2010 alle ore 23:46  

Oh, il mio Michele, quanta nostalgia nelle tue parole e quanto desiderio di tempi lontani!

1 luglio 2010 alle ore 22:49  

Post più recente Post più vecchio Home page